Monday, March 9, 2015

Meet Mr. Fu Hao

That of ‘the world is small’ and of the ‘chance encounters’ around the world is a recurrent theme in our Blog (ref. to Emanuele, Henrik, Juan Carlos, Martin, Bruno and Alejandro just to name a few recent ones).

But what happened to me a few weeks ago in the middle of the Yunnan province in China is somehow… surreal, because I met a person that… I didn’t know!

Let me explain. I happen to be on a field visit in Yunnan, in the Xinping county, a few hour drive from the capital Kunming, when I exchanged my business card with a local officer of the Bureau of Agriculture, Mr. Fu Hao, who, when he read my card, said:

- Oh, Matt-eo, -E-O… I met a Matt-ia, -I-A, in 1994…

Now, there are many Mattias in Italy, and 1994 is 21 years ago (I don’t even remember who I met 21 years ago) - so the chances that I knew this person were practically zero. But, incredibly, when Mr. Fu started describing a bit this Mattia we discovered that the Mattia he met 21 years ago is the same Mattia I know!

Well, I may be trivial, it may be a cliché, but it is true: the world is small! 

Sunday, March 8, 2015

Buffet at the Kunming Hotel

Mathilde says that, food-wise, I am spoiled.

And she is right: after one week on mission I am craving for a plate of pasta, a mozzarella, some Parma ham. As soon as I land in Fiumicino, the first thing I do is to have a cappuccino and a cornetto. My favourite restaurants in Addis, Washington DC, and Delhi, where I spent overall ten years of my life, were the Blue Top, Two Amys, and Amici - all Italian restaurants.

Fussy? Difficult to please? Spoiled?

Well, do eat for a week at the buffet of the Kunming Hotel in Yunnan, China, and then let me know…

(Ps: for the records, on the buffet you can find bamboo worms, cicadas, wasps, silkworm pupas, grasshoppers, dragon flyers, and holotrichia. Help yourselves, as much as you like!) 

Saturday, March 7, 2015

While Matteo is running around Asia...

While Matteo is running around Asia like a spinning top (after Ulan Bator and Manila, I am heading to Nanchang for a few days, then Shanghai, and finally Beijing, before returning to Rome), the news coming from Rome are not very rosy: both Leo and Tommy are sick and under inhalation therapy. And apparently, Mathilde doesn’t feel very well as well.

Luckily we have Dr. Tommy in charge…

Friday, March 6, 2015

In Manila

And after Ulan Bator, 8 hour flight and 61 degree Celsius later, Manila!

Thursday, March 5, 2015

Mongolian & Europian

Fa anche rima! (it rhymes as well!)

Genghiskhanlandia

Genghis Khan (Chinggis Khaan in Mongol) was the founder of the Mongol Empire, the largest contiguous empire in history.

Renowned for being a great military leader and an extraordinary strategist, Genghis Khan is also credited for having unified the nomadic tribes of Northeast Asia, for establishing the first written Mongolian law, for practicing meritocracy, for fighting corruption and bribery, for encouraging religious tolerance, and - thanks to the cohesive political environment under his empire - for having increased the communication and favoured the cultural exchanges between the Buddhist and Taoist Northern Asia, the Muslim Southwest Asia and the Christian Europe.

No surprise then that here in Mongolia Genghis Khan is more than a hero, more than simply the founding father of Mongolia. In Mongolia, Genghis Khan is here, there, and everywhere: 

Genghis Khan is the gigantic statue at the entrance of the Parliament, Genghis Khan is the name of the main square in Ulan Bator, Genghis Khan is the name of the Ulan Bator international airport, Gengis Khan’s birthday is the Mongolia national day, Genghis Khan is the icon on all Mongolian tögrög notes, Genghis Khan is the name of the national vodka and of the national beer…

Welcome to the land of Genghis Khan, welcome to Gengiskhanlandia!

Wednesday, March 4, 2015

Mongolia from above

Vast, endless, pristine, essential… Mongolia has been for long long time one of my top three dream destinations (the other two are Patagonia and the Sahara Desert).

Well, this time it's Ulan Bator only. But in June…

Tuesday, March 3, 2015

Ulaan Baatar!!!

Not sure I mentioned it yet, but since October last year, in addition to the China portfolio, I am now responsible of the Mongolia portfolio as well.

And this is my first official trip to Mongolia.

Below is the conversation I had this afternoon during my first meeting at the Ministry of Finance:

- So, Mr. Matthew, is this your first visit to Mongolia? 
- Yes
- And how did you find Mongolia?
- Well, I have just arrived this morning, I haven’t had yet time to see much. But when, before leaving Rome, I saw that the temperature was -29oC…
- Oh yes, it has been two weeks that spring has started…
- !!!
- If you come in two weeks, it will be -10oC…
- !!!
- If you had come one month ago, it was -45oC…
- !!!
- Yes, this has been an unusually warm winter. It must be the effect of global warming…

Tuesday, January 27, 2015

Les M&M’s 2015

Apologizes for the delay: a very happy new year from Les M&M’s!

A quick reportage of our Christmas trip to Sicily, before going back to our backlog of yet untold stories…

Con l'assicurazione - da parte di due nostri amici siciliani - che “in Sicilia a dicembre fa caldo”, “si va al mare”, “i tedeschi fanno persino il bagno”, “il vero mese freddo è gennaio”, Les M&M’s decidono di non andare a Zanzibar, vecchio sogno di Matteo, ma in Sicilia - che tanto fa caldo uguale.

Non solo: convincono gli amici francesi - Christophe, Clemance e bimbi - a lasciare la fredda Normandia per raggiungerli, promettendo caldo e bel tempo.

A dire il vero le previsioni del tempo qualche giorno prima della partenza qualche dubbio lo insinuano: pioggia tutta le settimana e temperature che non superano i 10 gradi - ma tanto, quando mai le previsioni del tempo c’hanno azzeccato?

Morale, lasciamo i maglioni di lana e i piumini a casa (che occupano tanto spazio in valigia) e portiamo infradito e costumi da bagno. Il bagno forse non lo faremo, non siamo tedeschi, ma una bella passeggiata sulla spiaggia in bermuda con foto annessa farà morire d’invidia i nostri amici…

(Comunque, per non saper né leggere né scrivere, io il maglioncino di cotone lo metto in valigia).

E ora il resoconto.

Atterriamo al Catania International Airport e veniamo accolti da una pioggia fitta fitta e da un grigiore milanese che ci fanno dubitare di essere arrivati al posto giusto.

Ma dove siamo arrivati veramente? Scozia? Irlanda? Kamchatka???

Provo ad allungare l’orecchio per cercare di capire la lingua, ma nonostante i miei trascorsi in giro per il mondo, onestamente si tratta di un ceppo linguistico a me sconosciuto.

Alla fine un po’ in inglese, un po’ a gesti, riusciamo a comunicare con gli autoctoni e - a sorpresa - ci viene detto che sì, siamo atterrati nel posto giusto, a Catania. Vabbhe’, un pomeriggio di pioggia capiterà anche in Sicilia, in fondo siamo nell’era del climate change.

Lascio moglie e bimbi in aeroporto, e vado a recuperare l’auto a noleggio. Devo farmi ripetere tutto due volte dall’addetto perché non capisco quello che mi dice. Alla fine, un po’ per fatica e un po’ per vergogna, dico ‘si si’ a tutto quello che mi viene detto e faccio finta di aver capito tutto.

Recupero tutti e via, sulla Catania-Siracusa.

Dopo un’oretta di viaggio eccoci a Siracusa, o meglio Cassibile, o meglio ancora Fontane Bianche - ridente località di villeggiatura del siracusano: villette, giardino - non c’è un’anima in giro. Si sente qualche cane abbaiare da lontano.

I nostri amici Clemance e Christophe ci accolgono un po’ interdetti - lo sguardo è interrogativo: “e il sole?” sembrano voler dire. Cerchiamo di rassicurarli: “tranquilli, vedrete domani”. Ma qualche dubbio cominciamo ad averlo anche noi...

Ma il problema non è solo il freddo e la pioggia fuori. Il vero problema è il freddo dentro. Ossia dentro casa. La proprietaria ci aveva accolti, probabilmente un po’ stupita di aver clienti a dicembre, dicendo: “dovreste venire in estate, questa calda è freschissima, si sta benissimo”.

Si, fresca in estate, gelida in inverno!

La tecnologia del calorifero sembra non essere ancora arrivata da queste parti. In realtà, probabilmente intimoriti dal fatto di avere ‘ospiti dal nord’, i proprietari avevano anche acquistato due termosifoncini elettrici - di quelli che scaldano dieci centimetri intorno. Ma il problema è che se si accendono quelli, non si può utilizzare nient’altro di elettrico. Insomma la scelta è: avere un pochino di calore, o vivere nelle tenebre.

Comunque, per noi che possiamo vantare nel nostro curriculum camping in Islanda e Alaska, ci facciamo coraggio e decidiamo di resistere - che tanto sarà qualche giorno di freddo, e poi alla fine il sole arriverà...

Ma invece del sole, alla fine è arrivata la famosa ondata di freddo siberiano che aveva colpito il resto dell’Italia - non temperature da -20 come veniva riportato in Molise, ma 3 gradi (dentro e fuori casa) e la neve che in Sicilia - a detta di Salvatore, il proprietario della casa - non si vedeva da 80 anni!

E cosi, dopo una settimana polare, siamo stati contenti di rientrare a casa a Roma, dove avevamo lasciato i termosifoni a 18 gradi - ed è stato un po' come arrivare ai tropici...

A parte questo, la Sicilia ci è piaciuta: Marzamemi e Capo Passero, Siracusa e il canyon di Cavagrande, Pantalica e Noto.

Ai bimbi (e forse anche ai grandi) è piaciuta soprattutto Pantalica.

A Mathilde Marzamemi.

A me Noto più di Siracusa.

E soprattutto abbiamo mangiato benissimo. L'oscar l' ha vinto il Grillo Parlante a Siracusa.

A Clemence e Christophe è piaciuto soprattutto il panettone al pistacchio, il risultato sublime della fusione tra cucina lombarda e cucina siciliana.

Avremmo voluto fare grandi spese di prodotti locali e invitarvi tutti per una cena siciliana, ma alla fine eravamo in ritardo per la riconsegna dell’auto e abbiamo saltato la tappa finale all’Auchan di Catania.

Sarà per la prossima volta - rigorosamente in estate!