Sunday, June 6, 2010

Quando Sara mi ha chiesto se potevo farle da testimone...

Quando Sara mi ha chiesto se potevo farle da testimone, mi sono sentito da un lato molto onorato, ma dall’altro parecchio in difficoltà. E non per l’ascesa alpinistica che avrei dovuto affrontare per arrivare fin qui - a quei tempi ero ancora ignaro della ‘via crucis’ che mi (che ci) attendeva…

Dicevo, quando Sara mi ha chiesto se potevo farle da testimone, mi sono sentito molto onorato, ma altrettanto in difficoltà. E gliel’ho detto.

Per me, infatti, il testimone dello sposo (o della sposa, come in questo caso) ha quattro doveri fondamentali.

Primo: aiutare la sposa a scegliere l’abito nuziale. Lasciamo stare che vivo a Delhi, a più di 8,000 Km di distanza, ma… si è mai visto un uomo dare consigli a una donna sulla scelta di un vestito??

(Comunque, chiunque l’abbia aiutata: ottima scelta J)

Secondo: organizzare l’addio al nubilato. E qui, avevo una lista di localini… Ma in questo caso devo dire che per fortuna di Sara (o di Tommy) abitavo a più di 8,000 Km di distanza.

Terzo: fare il discorso al matrimonio. E qui ho dovuto cedere…

Che dire dunque di questo matrimonio?

Bhe, posso dire che oggi Tommy è l’uomo più fortunato al mondo.

E non perché gli è bruciata la casa. O forse sì, proprio perché gli è bruciata la casa.

Visto che vengo dall’India, colgo questa occasione per condividere con voi un po’ di saggezza indiana e raccontarvi una storiella che si racconta da quelle parti.

In un villaggio sulle montagne dell’Himalaya, un giovane un giorno trova un cavallo. Tutto il villaggio dice: “Che fortuna!”. E il saggio del villaggio: “Vediamo”.

Infatti il giovane andando a cavallo cade e si rompe un braccio. Tutto il villaggio dice: “Che sfortuna!”. E il saggio del villaggio: “Vediamo”.

E infatti scoppia la guerra, e tutti i giovani del villaggio sono chiamati alle armi. Ma il giovane che aveva il braccio rotto viene dispensato. Tutto il villaggio dice: “Che fortuna!”. E il saggio del villaggio…

Tutto questo per dire che non sappiamo mai cosa ci riserva la vita, e dire a priori se ciò che ci accade sia un evento fortunato o meno. Oggi per esempio possiamo dire che ciò che inizialmente poteva sembrare una mezza disgrazia per Tommy, gli abbia in realtà permesso di conoscere Sara - e vediamo tutti com’è andata a finire.

Tommy, oggi sei l’uomo più fortunato al mondo. Hai trovato l’amore di Sara. Abbine cura.

Avevo detto che il testimone aveva quattro doveri fondamentali.

Il quarto è il dovere più bello e più difficile allo stesso tempo: vegliare sul vostro matrimonio.

Bello perché è appagante sentirsi complici, confidenti, consiglieri della coppia. Pensare che un po’ del successo della loro unione dipenda anche da te.

Difficile perché, chiaramente, il successo della vostra unione dipende - alla fine - soprattutto da voi.

Quello che posso promettervi - che posso prometterti, Sara - è che ogniqualvolta avrai bisogno potrai contare su di me.

Dovunque io sia, ogni volta che avrai bisogno di un consiglio, di una parola, di una spalla - io ci sarò.

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